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E’ stato presentato in questi giorni da Confindustria il “Rapporto PMI del Mezzogiorno”, che ha messo in evidenza un saldo positivo in termini di investimenti e realizzazione di nuove aziende, che fa pensare di trovarci in una fase di ripresa. Il Rapporto riporta una sensibile flessione del numero dei fallimenti e della chiusura delle aziende; inoltre, risultano circa 30.500 le aziende di nuova costituzione con un incidenza maggiore nelle regioni Puglia e Campania. E’ noto a tutti che la crisi che, ha interessato tutto il territorio nazionale ed ha costretto molte imprese finanziariamente più deboli a chiudere, è dovuto anche al sistema di finanziamento bancario.
L’introduzione delle srl semplificate e la creazione di nuove start up ha consentito l’inversione di tendenza in positivo, canalizzando gli investimenti verso queste forme di sostegno e sviluppo finanziario. La creazione di forme di finanziamento alternative a quelle bancarie, come i fondi strutturali europei (FESR e FSE), i provvedimenti “Finanza per la crescita” e “Masterplan per il Mezzogiorno”, nonché l’interesse da parte di investitori con capitale di rischio (venture capital, private equity), stanno rappresentando delle valide formule a sostegno delle imprese del Mezzogiorno, in grado di colmare il divario competitivo e infrastrutturale con il centro nord e sperare in una crescita più duratura nel tempo.